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Tre news su trading criptovalute dal blog di Davide Lombardi

Riceviamo e pubblichiamo dal blog di Davide Lombardi questi tre approfondimenti esclusivi offerti a voi lettori. Entro le prossime 2 settimane vi promettiamo di pubblicare nuovi editoriali su trading e criptovalute. Davide Lombardi al momento ci ha confermato di poter prendere spunti dalla Securities Exchange Commission negli States e ripartire da quest’ultima inchiesta.

1. Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission invita gli Stati Uniti al controllo e alla regolamentazione delle piattaforme trading di criptovaluta.

Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission, l’organo statunitense che controlla la borsa valori, ha lanciato l’allarme sulle piattaforme di trading di criptovaluta. Infatti, il leader dell’autorità americana (essa ricalca la Consob italiana), parlando al Financial Times, ha affermato che se le piattaforme non conformano la loro attività alla legislazione esistente nel settore, le criptovalute rischiano di vedere messa a rischio la loro sopravvivenza. Gensler ha dichiarato di sentirsi “tecnologicamente neutrale”, ma ha evidenziato che per le criptovalute non si può agire come si è abituati a fare con tutti gli altri strumenti e mercati finanziari. Infatti, sono la salvaguardia degli investitori, la lotta agli affari illegali e la stabilità dell’attività finanziaria a dover avere la priorità nell’agenda degli esperti del settore. Pertanto, parlando proprio del comparto delle criptovalute, Gensler ha affermato: “Con circa 2 mila miliardi di valore di mercato, è ad un livello e ad uno stato delle cose che se dovesse avere qualche rilevanza tra cinque o dieci anni, sarà all'interno di un quadro di politica pubblica.

La storia dice solamente che non può durare a lungo al di fuori. La finanza è, in ultima analisi, questione di fiducia” come più volte abbiamo letto sul blog di Davide Lombardi. In particolare, Gensler ha evidenziato che la criticità più importante riguarda proprio le piattaforme di trading di criptovalute, perché la maggior parte dell’operato degli specialisti del settore si concretizza proprio su queste piattaforme dove, ha evidenziato il Presidente della Securities and Exchange Commission, gli strumenti di salvaguardia per l’investitore sono “davvero scarse”. Infatti, al momento le piattaforme di trading di criptovalute sono il core – business degli affari negli Stati Uniti. In particolare, attualmente, “Coinbase” è il più importante e conosciuto exchange, quotato a Wall Street già dallo scorso aprile e, proprio da allora, ha registrato ricavi pari a 1,6 miliardi di dollari nel corso del secondo trimestre. Tuttavia, la questione centrale a cui si cerca una soluzione è capire quale sia l’autorità che dovrebbe svolgere la funzione di controllo e regolazione finanziaria di queste piattaforme.

A tal proposito, Gensler ha esortato il Congresso ad identificare l’autorità deputata a questo. Così, Gensler spera che le piattaforme online diventino più collaborative e pronte all’azione. Pertanto, ha aggiunto: “Parlate con noi, fatevi coinvolgere. Ci sono molte piattaforme in funzione oggi che farebbero meglio ad aprirsi ed invece succede che spesso…chiedono perdono invece che chiedere il permesso”. Inoltre, Gensler si è espresso sull’argomento, soffermandosi soprattutto sul concetto di “DeFi” (“Decentralized Finance”), che identifica “la disintermediazione nell'offerta di strumenti finanziari tradizionali possibile grazie alle tecnologie blockchain”, di cui “Ethereum” è la più conosciuta. Tuttavia, Gensler ha affermato che l’idea di DeFi non sia così innovativa, ma rappresenti “una variazione ed evoluzione delle attività di prestiti peer-to-peer nate all'inizio degli anni 2000”. Infatti, il Presidente Gensler ha evidenziato che anche le piattaforme DeFi sono dotate di un’importante dinamica di centralizzazione, con riferimento anche ai “meccanismi di governance, modelli commissionali e sistemi ad incentivi”. Infine, anche a proposito di questo, il numero uno di Securities and Exchange Commission ha sottolineato che “è improprio dire che sono solo software presenti sul web. Non sono però centralizzati come la Borsa di New York” perché, ha concluso Gendler, rappresentano “una specie di cosa interessante che si trova nel mezzo”.

2. L’esempio della ripresa delle azioni Autogrill con aumento di capitale

Le azioni Autogrill sembrano essersi riprese dopo il crollo a doppia cifra di fine Gennaio (-13,32%). Il titolo ora sta recuperando terreno e al momento si è stabilizzato in un range di prezzo compreso tra 4,95 e 5,05 euro per azione. Al momento sono ancora lontanissimi i livelli pre-Covid, quando il titolo viaggiava intorno ai 9 euro per azione .In fondo i numeri non sono ancora dalla parte di Autogrill, come confermava il bilancio 2020 da cui si evince un calo pari al -60% rispetto all’anno precedente. Il brutto anno appena trascorso è stato ovviamente caratterizzato dal Covid, che tra l’altro ha costretto Autogrill a chiedere ai propri soci un aumento di capitale pari a 600 milioni di euro. Cosa che non è piaciuta a Piazza Affari, tanto che appena dopo l’annuncio il titolo è crollato.

Di seguito un focus sull’andamento di mercato delle azioni Autogrill offerto dal blog di Davide Lombardi.

Secondo il board della multinazionale italiana, l’aumento di capitale servirà principalmente per rafforzare la struttura patrimoniale del gruppo e per permettere allo stesso di mantenere la leadership internazionale nel settore. Ma non solo, perché buona parta del rafforzamento patrimoniale servirà per aumentare la disponibilità di risorse per i futuri investimenti. Ed oltretutto per cogliere con tempestività le nuove offerte derivanti dal mercato. C’è da dire però che senza il rafforzamento patrimoniale, Autogrill avrebbe avuto molte difficoltà a rispettare accordi con le banche (ovvero prestiti , finanziamenti e bond emessi).Cosa che ovviamente non è piaciuta ai mercati, per questo motivo le azioni Autogrill sono letteralmente sprofondato dopo l’annuncio sull’aumento di capitale. E non finisce qui perché l’ultimo prestito elargito ad Autogrill (e garantito da SACE) è datato Novembre 2020 ed era stato pari a 300 milioni di euro. Un prestito servito a sostenere i costi del personale, gli investimenti e il pagamento dei canoni di locazione dei vari stabilimenti. Anche per questo motivo Piazza Affari aveva reagito male dopo l’annuncio sull’aumento di capitale. Segnaliamo comunque che la famiglia Benetton detiene il 51% delle quote e sottoscriverà l’aumento di capitale per una cifra intorno ai 300 milioni di euro.

3. Trading online per principianti

Ormai si sente sempre parlare di trading online ma sappiamo veramente che cos’è?

Trading online vedila come un'azione che non è di certo nuova per le tue orecchie, queste due parole le avrai sentite nominare almeno un centinaio di volte. Oggi dovunque navighi nel web o sui social network c’è sempre qualche annuncio che ti invita a provare il trading online, per non parlare poi delle decine di telefonate che riceviamo ogni anno da operatori che ci vogliono far iscrivere a qualche piattaforma, ma sappiamo realmente di cosa si tratta? Scopriamo insieme in questo articolo cos’è il trading online in Italia. Che cos’è il trading online in Italia? Il trading online è un modo specifico di fare investimenti in borsa, quando infatti sentiamo parlare di fare trading online significa vendere e acquistare titoli finanziari attraverso un computer. Oggi questo mondo è aperto a tutti, mentre fino a poco tempo fa solamente istituti finanziari, bancari e istituti appositi di investimenti operavano in borsa.

 

Come fare trading online da principianti?

Per fare trading online ti diranno che ti basterà iniziare ad investire un piccolo capitale e provare, ti prometteranno anche grandi guadagni e la possibilità di diventare ricco ma non è proprio così. Prima di iniziare a fare trading online hai bisogno di formarti nel settore in cui vuoi investire, non puoi scegliere di investire su un mercato senza conoscerlo e quindi hai bisogno di tempo per acquisire tutte le nozioni di base. Altro passaggio poi da fare è quello di scegliere la piattaforma al quale affidarsi, ve ne sono tantissime tu dovrai solo scegliere quella che più ritieni affidabile per il settore di mercato che ti interessa. Dopo di che potrai scegliere di iniziare ad investire i tuoi guadagni sfruttando la piattaforma.

Prima di iniziare ad investire grandi quantità di denaro, ricorda Davide Lombardi – vale sia per trading che per criptovalute – è bene capire il funzionamento della piattaforma che hai scelto. Ogni piattaforma è diversa e ti offre un servizio differente, troverai ad esempio chi ti offrirà un bonus di benvenuto e chi ti proporrà un affiancamento con un broker più esperto. Di base però l’operazione è sempre la stessa scegli quanto caricare il tuo portafoglio sulla piattaforma, suddividi gli investimenti su più settori diversi e investi il tuo denaro. Monitora l’andamento del mercato e acquisisci o vendi le tue azioni al momento più opportuno. Di regola è consigliabile almeno i primi tempi investire piccole somme di denaro per poter riuscire a contenere le perdite mentre apprendiamo il perfetto funzionamento della piattaforma e del mercato.