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Quali sono le professioni del futuro

Quali sono le professioni del futuro

Cercare di capire quali saranno le professioni del futuro è sempre un orientamento prezioso per capire in quale direzione il mondo del lavoro e del business si sta muovendo. E lo scenario maggiore per i prossimi anni sembra essere quello dei robot e delle cosiddette intelligenze artificiali, ovvero l’innovazione tecnologica. Dunque, largo anche allo sviluppo di applicativi a Roma e nel resto d’Italia e imprese del settore come Area Software ad esempio sono destinate a rubare letteralmente la scena ai competitor. Ma cerchiamo di capire meglio quali sono le professioni più gettonate di domani.

Professioni del futuro, le tendenze

Andando a delineare delle tendenze per il lavoro del futuro, sicuramente a farla da padrone sarà l’informativa e tutto il settore della progettazione, della programmazione e dei siti internet, oltre che delle applicazioni per smartphone. Continueranno quindi a espandersi veri filoni di mercato focalizzati sul cloud e sulla condivisione, oltre che sui social media. Quindi, ci sarà sempre più bisogno di consulenti nel settore della tecnologia e dell’informatica, piazzando le IT tra le cinque professioni più gettonate nei prossimi 8 anni. Via libera anche alla dimensione della sicurezza informatica, con lo sviluppo di nuove professioni focalizzate proprio su questo tema, sui nuovi regolamenti e su nuovi modelli di protezione dei dati degli utenti in rete. Tra le professioni del futuro ci saranno anche gli sviluppatori di applicazioni e i designer della rete.

La digitalizzazione contro la tradizione

Si profila, quindi, una digitalizzazione di massa e il rischio potrebbe essere proprio la scomparsa di profili professionali più tradizionalmente intesi, ovvero i lavori manuali e artigianali ad esempio. Tuttavia, sebbene il pericolo sussista nella realtà, probabilmente assisteremo a una sorta di affiancamento della tecnologia alla manifattura, con la possibilità di reinventare le classiche professioni di un tempo attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. Pensiamo ad esempio a un fabbro che nel 2025 potrebbe avvalersi, per svolgere il suo lavoro nel modo più innovativo e corretto possibile, anche di competenze informatiche e sviluppo di modelli di domotica. Ma anche nello stesso campo della tecnologia, emergeranno delle nuove figure, come ad esempio gli ingegneri specializzati nei robot e le sentinelle della privacy. Infine, il comparto, nell’ambito dell’informatica, in cui ci sarà molto spazio lavorativo sarà quello dei cosiddetti big data, in questo settore via libera ad architetti, ingegneri e designer. Cambierà anche il modo di lavorare, ovvero la tendenza che si profila all’orizzonte è di lavoro su commissione, rapporti maggiormente flessibili on demand, insomma. Naturalmente, uno degli aspetti fondamentali continuerà sempre a essere quello della formazione continua.