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Giovani e prestiti: un percorso complesso

Negli ultimi anni gli scompensi del mercato finanziario hanno messo a dura prova i giovani e la loro indipendenza. Se già un tempo non era semplice avvicinarsi al mondo dei finanziamenti per studenti o per giovani che intraprendevano i loro primi passi nel mondo del lavoro, lasciando il nido domestico ed allontanandosi dagli aiuti parentali, oggi la crisi economica e la dilagante disoccupazione giovanile hanno reso la vita ancora più difficile a questo strato sociale.

 

Le misure predisposte per favorire l’affrancamento dei più giovani dai propri genitori non sono purtroppo abbastanza efficaci nel nostro paese. Mentre in altri paesi europei, come la Francia, gli aiuti concessi da parte dello stato per potersi sostentare indipendentemente sono molto più consistenti e, seppur insieme ad una mentalità più autonoma dei giovani e ad un mercato del lavoro più stabile, risulta un valido aiuto come trampolino di lancio nel mondo lavorativo.

 

Secondo i dati provvisori dell’Istat, il tasso di disoccupazione per quanto riguarda la fascia di età tra i 15 e i 24 anni a gennaio è risalito al 39,3%, il valore più alto calcolato da ottobre scorso. Le crescite nel mercato del lavoro vedono infatti coinvolti soprattutto i lavoratori in fascia over 50, anche a causa della stretta sull’età pensionabile. Proprio questi dati mostrano quanto possa essere complesso per gli under 30 riportare alla banca cud o buste paga che possano essere considerati garanzie effettive per un prestito.

 

Di fatto, alcune banche mettono a disposizione alcuni pacchetti appositamente studiati per i giovani che intendono finanziare il proprio percorso accademico. D’altro canto, al fine di incentivare lo sviluppo delle attività imprenditoriali sul territorio, il metodo più utilizzato ed efficace sono i finanziamenti a fondo perduto, ovvero contributi predisposti da enti statali, europei, regionali e locali o da società finanziarie in favore di attività imprenditoriali al fine di aiutare tali soggetti a riequilibrare la propria situazione finanziaria mediante l’ottenimento di contributi in conto capitale che non dovranno essere restituiti a scadenze predeterminate, né costituiranno base di calcolo per interessi. Per tali finanziamenti il soggetto erogante non richiederà dunque la restituzione.

L’esistenza di iniziative interessanti promosse dall’Unione europea o da altri enti locali con finalità sociale possono essere una soluzione interessante ed innovativa, prevedendo anche una quota di capitale a fondo perduto. Sul sito della commissione europea sono disponibili diversi bandi ed informazioni relative agli aiuti finanziari erogati ai giovani europei: queste sovvenzioni si concentrano sulle opportunità di studio Erasmus+, assistenza per gli allievi dell'ultimo anno delle superiori e aiuti legati alla formazione professionale all’estero oltre a un cofinanziamento di progetti al fine di stimolare la partecipazione alle iniziative europee, legate a volontariato e un clima multiculturale. Da tenere presenti sono anche il Fondo Europeo Sviluppo Regione ed il Piano Garanzia Giovani dell’UE.