La salute dell’organismo dipende da molti fattori che riguardano età, stile di vita, patologie pregresse, predisposizioni genetiche e così via. A prescindere dalla nostra storia individuale, tuttavia, la scienza concorda nel ritenere la qualità dell’alimentazione come principale fattore di influenza sia sul benessere fisico che in quello mentale.
Le colpe dell’industria alimentare
In questi anni sappiamo bene come l’industria alimentare abbia certamente contribuito a peggiorare la qualità di ciò che mangiamo, adottando soluzioni low-cost e ad elevato impatto ambientale per sopperire a quantità di produzione intensive.
Tuttavia sappiamo anche che un terzo del cibo prodotto su scala globale finisce quotidianamente nella spazzatura per cui è chiaro che qualcosa non va e che sta a noi cambiare stile di vita, selezionando con cura ciò che decideremo di mangiare. Non solo. Le carenze nutrizionali di cui soffriamo oggi, derivanti da conoscenze errate, cibo spazzatura e falsi miti alimentari, possono essere certamente migliorate integrando con appositi prodotti biofarmaceutici e probiotici in base alle nostre esigenze di salute.
A chi rivolgersi per stare meglio?
Per stabilire quali integratori assumere o quali probiotici inserire nella nostra quotidianità, tuttavia, è sempre necessario consultare un medico anche se siamo liberi di acquistare quelli che desideriamo. Lo specifichiamo perché bisogna seguire una sorta di ratio, ovvero indagare prima circa le carenze nutrizionali di cui soffriamo e, soprattutto, valutare cosa potrebbe realmente sortire un miglioramento sulla nostra salute.
Effettivamente la qualità di ciò che mangiamo ha ripercussioni sul benessere dell’intera collettività perché influenza il metabolismo e, in maniera ancora più diretta, l’equilibrio del microbiota intestinale. Questo non è altro che l’ecosistema “perfetto” che vive nel nostro intestino, grazie al quale i microrganismi che lo compongono danno vita a specifiche reazioni utili per tutto il corpo.
La disbiosi intestinale
Quando il microbiota è alimentato con prodotti non nutrienti o dannosi questo vivrà una condizione di squilibrio, ovvero di disbiosi che, oggi, è reputata responsabile di numerosissimi disturbi e patologie infiammatorie ma anche di altro genere. Basti pensare ai numerosi casi di intolleranze fulminanti, allergie anomale così come all’impennata di problemi correlati a colite e diabete per citare alcune delle condizioni più spiacevoli e preoccupanti.
Ebbene per preservare l’organismo da complicazioni di varia natura, il primo passo da compiere è nutrirlo come si deve, selezionando con cura i prodotti che acquistiamo e integrando, al bisogno, per colmare eventuali carenze.
Uno stile di vita più attento e personalizzato
Questo significa ridimensionare le porzioni, eliminare gli ingredienti dannosi e, soprattutto, farsi seguire da un esperto per individuare il reale fabbisogno energetico e nutrizionale. Ogni organismo è diverso dall’altro, sebbene tutti funzionino allo stesso modo e con medesime “regole” fisiologiche. Ecco perché una dieta che va bene a me sicuramente non sarà idonea a te, considerando che altezza, peso, età e passato clinico sono fattori che cambiano da persona a persona. Inoltre ognuno di noi ha un preciso quantitativo di micro e macro nutrienti da assumere quotidianamente per favorire l’equilibrio intestinale e, dunque, al salute del microbiota. È per questo che suggeriamo vivamente di ripudiare le diete universali e proibitive e di optare per uno stile di vita personalizzato, mirato al benessere attraverso poche ma semplici regole di nutrizione da seguire assieme ad un vero esperto di salute.