Bisogna cominciare col dire che il vero problema dell’inquinamento della plastica non è dovuto alla plastica in sé, ma alla cattiva gestione del suo smaltimento (e di conseguenza anche alla sua dispersione nell’ambiente).
Difatti esclusivamente il 10-15% dei rifiuti plastici viene recuperato, la restante parte viene accumulato in discarica, o ancor peggio viene incenerito (generando così dei fumi altamente tossici sia per l’uomo che per l’ambiente) o ancora va a finire nei corsi d’acqua andando a intaccare gli oceani, ma soprattutto flora e fauna marine.
Bisogna dire che l’introduzione della plastica ha semplificato quasi tutte le nostre azioni quotidiane, (basti pensare a come oggi conserviamo il cibo e l'acqua) rendendo più accessibili ed economici molti servizi e prodotti. Oltre a queste cose si aggiunge la riduzione del peso degli imballaggi e di conseguenza anche la riduzione delle emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera: senza la plastica le automobili arriverebbero a pesare quintali di chili in più, con prevedibili conseguenze.
Quello dell’inquinamento diventa un problema sempre più rilevante, per questo bisogna che tutti nel loro piccolo si impegnino.
Come gestire lo smaltimento di questo materiale
Come intuibile, è necessario seguire un iter specifico per lo smaltimento della plastica, partendo dalla compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti, alla raccolta differenziata (importantissima per evitare che la plastica non venga smaltita con la carta negli inceneritori). Esistono diversi procedimenti anche per riciclare i rifiuti plastici, ciò non permette solo di produrre nuovi oggetti, ma anche energia, calore ed elettricità. Alcuni metodi di riciclaggio sono:
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Riciclaggio Meccanico: consiste nella rilavorazione del rifiuto di plastica per produrre materie prime da impiegare nella realizzazione di nuovi manufatti. Perché la qualità dei prodotti ottenuti sia elevata è necessario effettuare una selezione che garantisca la pulizia del materiale di riciclo, eliminando eventuali frazioni estranee come vetro, carta, alluminio… ;
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La termovalorizzazione è il processo attraverso il quale si genera energia elettrica a partire dalla combustione dei rifiuti. Ecco la sintesi dei passaggi principali: I rifiuti in ingresso nell’impianto vengono convogliati nei forni di combustione; la combustione avviene attraverso una griglia mobile raffreddata ad acqua e aria; il calore generato dalla combustione viene recuperato per la produzione di vapore; il vapore aziona una turbina che produce energia elettrica.
Il riciclaggio è una soluzione da prediligere rispetto allo smaltimento, affinchè avvenga correttamente a volte è necessario affidarsi a degli esperti, come NovaEcologica, associazione che si impegna da anni nel settore