I più recenti fatti di cronaca hanno messo in luce la figura dei cosiddetti furbetti del cartellino. Parliamo di dipendenti che, durante l’orario di lavoro, tendono ad intrattenersi in attività ben diverse da quelle professionali, allontanandosi spesso dal luogo di lavoro per interesse personale. Si tratta di un tipo di atteggiamento che finisce per mettere in difficoltà l’intera azienda per cui lavorano, in modo particolare il loro datore di lavoro. I dipendenti continuano regolarmente a essere pagati per svolgere le proprie attività lavorative, pur non trovandosi nell’ufficio di riferimento, inoltre causano una serie di disservizi e disagi non solo ai colleghi ma anche ai clienti. Che cosa può fare in questo caso il titolare dell’azienda? Una delle soluzioni è la richiesta di un servizio di investigazioni aziendali, per mettere in luce eventuali comportamenti scorretti da parte dei lavoratori.
Cosa può fare un datore di lavoro?
Il datore di lavoro ha totale potere decisionale se sospetta di trovarsi di fronte un dipendente furbetto. E’ suo diritto essere a conoscenza di comportamenti che sono rilevanti sul piano di un corretto adempimento degli obblighi legati al rapporto di lavoro. Tale discorso vale anche se i comportamenti sono estranei allo svolgimento di un’attività lavorativa professionale.
Sei un imprenditore che cerca un investigatore privato a Roma? Avrai la certezza di affidarti a esperti del settore che agiscono nel totale rispetto della legge e in particolare della privacy del singolo individuo. Si potranno così registrare atti leciti, condotte di natura fraudolenta del lavoratore che possono incrinare il rapporto lavorativo. Nello specifico ci si può rivolgere alle agenzie investigative purché questa attività di indagine non diventi una vigilanza dell’attività lavorativa di un individuo. Ma in tal caso avrai la totale certezza di affidarti a un servizio costruito con massima consapevolezza e trasparenza.
Il ruolo di un investigatore per le indagini aziendali
L’obiettivo principale di un investigatore privato Roma è di tutelare le informazioni riservate riuscendo eventualmente a riconoscere l’infedeltà aziendale. Si può manifestare attraverso una fuga di notizie relative ad ambiti finanziari e amministrativi. E’ così che un imprenditore potrà essere a conoscenza di concorrenza sleale o di infedeltà professionale da parte di un dipendente.
Le indagini che vengono realizzate prevedono l’acquisizione di prove, anche visive, che testimonino il comportamento irresponsabile del dipendente. Il materiale che si ottiene può essere utilizzato come tutela per fini legali, portando anche al licenziamento con giusta causa del dipendente.
Il licenziamento può essere disposto nel momento in cui è stata comprovata la condotta grave da parte del dipendente che ha rovinato in modo irreparabile il rapporto di fiducia con il datore di lavoro. Il monitoraggio dell’agenzia di investigazioni permette di proteggere gli interessi dell’azienda del cliente contrastando comportamenti illeciti. Tra questi è giusto segnalare:
- Casi di simulazione di malattia;
- Doppio lavoro durante l’assenza, la malattia o lo stato di infortunio;
- Simulazione di un falso infortunio;
- Utilizzo non consono dei permessi retribuiti dell’azienda;
- Concorrenza sleale e divulgazione di segreti aziendali;
- Furto di merce, denaro e di beni aziendali.
Considerazioni finali
Per trattare queste problematiche e avvicinarsi, più in generale, a questo tipo di disavventura è opportuno richiede l’intervento di professionisti dotati di esperienza su casistiche più o meno complesse. Ovviamente al fine di dimostrare una condotta illecita, il datore di lavoro ha bisogno di prove, documenti e quindi un report completo per dimostrare la veridicità delle sue accuse.