Spesso utilizzati come sinonimi, i concorsi e le operazioni a premi sono delle iniziative promozionali indette da aziende, rivenditori o produttori allo scopo di far conoscere un brand, incentivare le vendite di un prodotto specifico, aumentare la visibilità del brand e fidelizzare la clientela.
Nonostante all'apparenza siano molto simili, in realtà concorsi e operazioni a premi hanno caratteristiche normative e pratiche assai differenti. Scopriamole nel dettaglio.
Cosa si intende per concorsi a premi
Un concorso a premi è un'iniziativa della durata massima di un anno, indetta allo scopo di vendere un determinato servizio o prodotto, far conoscere il marchio e il territorio d'appartenenza.
L'assegnazione dei premi, riservata solo a pochi, può avvenire mediante uno stratagemma o software appositamente creato, tramite un’estrazione a sorte oppure dipesa dalla capacità dei partecipanti di esprimere giudizi, pronostici o di adempiere per primi alle condizioni del regolamento.
Quest'ultimo, dopo un'adeguata revisione, deve essere inviato al Ministero dello Sviluppo Economico almeno 15 giorni prima dell'avvio dell'iniziativa.
Cosa si intende per operazioni a premi
L'operazione a premi ha una durata massima di 5 anni. La ricompensa viene assegnata a coloro che vendono oppure acquistano una certa quantità di prodotti e possono documentare l'avvenuta procedura.
Un esempio tipo potrebbe essere la classica raccolta punti o il "presenta un amico", un sistema vincente e molto in voga che apporta numerosi vantaggi alle aziende.
Il premio, infatti, viene concesso al presentatore solo nel caso in cui l'amico (che potrebbe benissimo essere anche un parente, salvo diversa indicazione) sottoscriva un contratto.
Operazioni e concorsi a premi: le principali differenze
Le due manifestazioni hanno in comune alcuni aspetti burocratici e organizzativi come: il soggetto promotore, l'obbligo di indicare nel regolamento la durata massima dell'iniziativa, l'ambito territoriale, il numero, la tipologia e il valore dei premi messi in palio, i principi su cui si basa l'assegnazione e il termine ultimo previsto per la consegna.
In entrambi i casi, è severamente proibito assegnare ai vincitori denaro, titoli azionari, di prestito oppure polizze assicurative sulla vita. Tuttavia, operazioni e concorsi a premi si differenziano per tanti fattori burocratici e organizzativi.
- La durata: come già anticipato, le operazioni a premi hanno una durata massima di 5 anni, mentre i concorsi di appena un anno.
- La modalità di assegnazione dei premi in palio: nel caso dei concorsi, possono dipendere dalla sorte, da un software creato appositamente per estrarre il vincitore oppure da pronostici e giudizi espressi ad esempio su eventi culturali o sportivi. Nel caso delle operazioni a premi, invece, le ricompense vengono consegnate a chi vende o acquista un determinato bene o servizio.
- Il numero dei vincitori. Nei concorsi solo alcuni partecipanti possono aggiudicarsi la ricompensa finale, mentre nelle operazioni a premi tutti possono concorrere.
- Il regolamento e la comunicazione al Ministero. Nei concorsi a premi, il regolamento va obbligatoriamente inviato al Ministero dello Sviluppo Economico almeno con 15 giorni d'anticipo rispetto all'avvio dell'iniziativa. Nelle operazioni a premi, invece, non è necessario ma la cauzione va comunicata entro il giorno che precede l'evento.
Definiti i punti in comune e le differenze tra concorsi e operazioni a premi, è lecito chiedersi se sia obbligatorio il supporto di un’agenzia di consulenza e gestione pratiche. La risposta è sì, perché in caso di errore le sanzioni a cui si va incontro sono molto pesanti.