Parliamo di un problema che capita spesso nei luoghi di lavoro e che può essere causato da diversi fattori. Hai mai sentito parlare delle piccole scosse elettriche percepite da diversi operatori impegnati nel processo di produzione? Capita spesso quando ci si trova nelle vicinanze di prese elettriche, oppure di attrezzature che si trovano vicino alle linee ad alta tensione. Il motivo che porta un lavoratore a sentire la scossa è però lo stesso: sono scariche che una persona subisce per le cariche elettrostatiche che tendono ad accumularsi in fase di produzione o di lavorazione. Pensiamo, per esempio, a particolari lavori svolti con macchine automatiche ad alta velocità come nel caso del packaging, della lavorazione di materie plastiche o di tessuti.
Ma come mai si causano queste scosse?
Attenzione alle cariche elettrostatiche in accumulo
Durante un processo produttivo capita spesso di aggiungere una carica ad un corpo neutro. In questo caso si crea un attrito tra il materiale usato e le componenti della macchina, causando così uno scambio di elettroni che genera la carica elettrostatica. L’energia non è infatti scaricata a terra, ma resta intrappolata nel materiale o nell’area circostante. Chi si troverà per primo nei paraggi e toccherà il prodotto percepirà la scossa. Pur avendo presentato questo tipo di problema come un caso che si verifica spesso sul lavoro non è un fenomeno da considerare normale.
Ovviamente è possibile evitarlo, grazie alla consulenza diretta di un esperto che andrà ad applicare alla macchina il necessario per neutralizzare le cariche. Un chiaro esempio di questa fase di soluzione è rappresentato dalle barre antistatiche che mettono la parola fine sul fenomeno in azienda. Oltre a causare fastidio agli operatori è anche un aspetto pericoloso per il rallentamento dei processi di produzione. Senza dimenticare che potrebbe poi provocare alterazioni e danni anche al materiale e al prodotto che si sta lavorando.
Le scariche sono innocue ma pur sempre pericolose
E’ necessario risolvere questo tipo di problema poiché, come accennato poco fa, non è da considerarsi normale prendere scosse al lavoro. Non a caso negli ultimi anni le norme previste per la sicurezza sul lavoro hanno mostrato grande attenzione su questo tema, che è molto sottovalutato.
Chi prende la scossa mentre lavora potrebbe involontariamente scatenare una serie di eventi, come urtare un oggetto, cadere e infortunarsi, oppure coinvolgere un'altra persona e ferirla accidentalmente. Inoltre se ci si trova vicino a materiali infiammabili si rischia anche lo scoppio di un incendio o peggio un’esplosione immediata. Ovviamente non vogliamo allarmare nessuno, ma solo fornire le giuste informazioni rispetto a una problematica che viene banalizzata da molto, troppo tempo.
In che modo correre ai ripari
Ci sono sicuramente dei buoni comportamenti da adottare per riuscire a evitare il problema nell’attesa che venga chiamato un esperto pronto a risolverlo in via definitiva. I dipendenti che lavorano in ambienti con un’atmosfera caricata elettricamente dovranno indossare:
- Guanti isolanti;
- Scarpe antistatiche che hanno la suola in cuoio;
- Indumenti appropriati.
Tutto ciò permette di gestire la situazione attuale in modo sicuro, evitando di incorrere in infortuni più pericolosi sul luogo di lavoro. Ma è importante assicurarsi sempre di eliminare definitivamente le cariche elettrostatiche con prodotti per il controllo delle cariche, così da azzerare ogni tipo di tensione e soprattutto si potrà riportare il materiale lavorato in una condizione neutra e priva di carica elettrica pericolosa.